Era buio tutt’intorno, poi d’un tratto un lampo, una luce forte squarciò quel cielo e lei percepì l’esatto istante in cui lui divenne parte del suo essere.

Fu tutto così chiaro, naturale, vivo.

Quella che era un’Idea, qualcosa di indefinito, un desiderio profondo e forte, in un momento veniva concepito e custodito in un involucro, il ventre della sua mamma, che lo avrebbe portato con sé, per i mesi a venire.

Era il 07 febbraio 2017, lei aveva sentito in maniera nitida che quel seme era arrivato nella sua “casa”, nel suo ventre, come se l’atto sessuale cui stava partecipando fosse passato in secondo piano e una chiarezza senza eguali, l’avesse resa consapevole della magia che si stava manifestando in lei.

Quel seme piano piano cresceva, si sviluppava. I tratti fisici a mano a mano prendevano forma. I suoi organi lentamente si sviluppavano, permettendogli di vivere e quel lungo cordone che lo legava alla sua mamma, era lì, pronto ad alimentarlo di amore e di tutto ciò di cui aveva bisogno.

Quel cordone che venne tagliato di netto il 28 ottobre 2017, quando quella piccola Divinità venne alla luce, è quel cordone che ancora lega lui a lei e lei a lui.

Ora si guardano, occhi negli occhi, e senza dirsi una parola sanno e respirano le emozioni l’uno dell’altra.

Quel cordone che ora è invisibile, le ricorda il legame che unisce tutti gli esseri viventi all’Universo, alla Fonte, al Nucleo che ci ha coccolato, custodito, generati e al quale torneremo per riunirci all’Amore che tutto crea e che tutto muove.