Emancipato: socialmente e civilmente libero.

Se prendo questa definizione del termine e mi guardo indietro, quando le donne per esempio non avevano neanche il diritto al voto, posso dire che sì, oggi siamo emancipate e questa è cosa buona e giusta!

Poi osservo me stessa correre da una parte all’altra della città, “lanciare” (preferisco metterlo fra virgolette che non si sa mai) mio figlio urlante a scuola, che mi implora di non mandarcelo e mi chiede il motivo per il quale sia così importante andare a scuola, che a dire il vero, quando incontro certi soggetti, me lo chiedo anch’io, e corro, corro, corro per arrivare in tempo in ufficio, che neanche l’alzarmi alle 05:50 ormai va più bene, dovrei tipo non andare proprio a letto e girare sul raccordo per essere una delle prime automobili in fila la mattina.

Cosa c’entra tutto questo con l’emancipazione?! A me è arrivato un messaggio un pò distorto forse sull’emancipazione della donna, e mi auguro davvero sia così, perché altrimenti sarebbero da riallineare su questo tema, generazioni  e generazioni di bambine diventate oggi donne.

A me era parso di capire che suonasse un po’ come “Ora che ho conquistato i miei diritti, riesco a fare tutto da sola, e posso anche rinunciare ad un uomo, che tanto sono meglio di lui“.

Ecco, mi auguro di avere solo io questa immagine distorta, anche se a dire il vero non mi sembra, ma lo dico giusto a percezione, appena appena ironica, visti i commenti che spesso mi capita di sentire in giro.

Avevo ritenuto di essere migliore degli uomini. Di potercela fare da sola, sempre e in ogni caso, ma oggi posso dire che sì, posso farcela da sola, ma in due è meglio!

A cosa è servito mettere da parte gli uomini, criticarli di continuo, farli sentire delle vere merde…?! unicamente a separare ciò che non può essere separato. Perché un uomo non può essere separato dalla donna e una donna non può essere separata da un uomo. Perché le due parti non possono farsi la guerra, se solo riconoscessero di essere parti di un unico insieme.

E invece no, noi donne, così intelligenti, così furbe e astute, ci siamo fatte infinocchiare da una logica insensata e abbiamo fatto il gioco di chi invece che unire vuole solo dividere. Ecco, io insegnerei questo oggi nelle scuole. Aiuterei tutti quei ragazzi che sentono di dover schiacciare una donna e tutte quelle ragazze che pensano sia giusto asfaltare gli uomini, a capire che non è così che funziona il mondo, il mondo quello vero intendo, quello sano, quello che segue gli ordini dell’amore.

Perché diciamoci la verità, abbiamo pensato di poter vivere bene da sole, senza avere bisogno dell’altro, per ritrovarci poi incastrate nelle nostre dinamiche di sensi di colpa e paure, che tanta libertà non ce la concedono mica.

E come ho imparato negli ultimi tempi: più ti opponi a qualcosa, più ci resti attaccato. E allora, sarà mica che in fondo in fondo lo sappiamo che in due è meglio, però poi ci perdiamo dietro a ideologie insensate?!