La fuga dal mondo “fuori”

Si era rifugiata lì, dopo l’ennesima delusione, dopo l’ennesimo dolore e ora, non ne voleva sapere più nulla di uscire, di rimettersi in gioco e di tornare a dare fiducia agli altri e alla vita.

Quel luogo le donava calma, la faceva sentire protetta, al sicuro da ogni cattiveria, da tutte le cose brutte del mondo.

Lei rimaneva chiusa lì per giorni interi, senza vedere amici o familiari. Aveva deciso che starsene da sola era l’unico modo per “salvarsi”, per ritrovare il suo equilibrio e la sua serenità.

Quel posto era diventato davvero inaccessibile agli “esterni”.

Nessuno, neanche sua madre o suo padre, potevano entrarvi, perché solo lei aveva la chiave della porta d’ingresso e di certo non era disposta a darla agli altri, neanche ai suoi genitori.

Il tempo passa e qualcosa comincia a mancare

Trascorse così parecchi anni, anni in cui si dedicò alla lettura, alla cucina, anni in cui riscoprì il suo amore per la scrittura e la sua passione per la conoscenza.

La sua curiosità non aveva confini, la sua sete di “sapere” era inesauribile.

A mano a mano che il tempo passava però, si accorgeva che qualcosa mancava…non che stare da sola la spaventasse o la rendesse triste, anzi, ma qualcosa non tornava, era come se un piccolo pezzo del puzzle si fosse perso e lei ora, ne avvertiva l’assenza.

Un po’ come quando un musicista compone una nuova melodia e poi si accorge che manca proprio quella nota fondamentale, senza la quale il pezzo non avrebbe molto senso.

Ecco, lei si sentiva esattamente così: quella piccola tesserina che mancava al suo puzzle, le faceva avvertire un senso di incompletezza.

Indagò al suo interno per cercare di capire da dove provenisse quella sensazione, quella mancanza che avvertiva forte, sempre più forte e che saliva da dentro in modo prepotente, ma niente… non riusciva a capire e a vedere.

Tutte quelle domande, tutti quei pensieri che invadevano la sua testa, stavano solo complicando la cosa, senza farle trovare la via d’uscita.

Eh già, perché quando sei a pezzi, quando non hai più voglia di avere fiducia negli altri, quando il dolore ti attraversa l’anima, tu non puoi fare altro che restare lì, ferma, lasciandoti penetrare dalle tue emozioni, fino a cadere a terra senza forze, perché sarà da quel vuoto che prenderà forma la parte più bella di te.

E questo lei lo percepì chiaro e forte al suo interno.

Dopo aver capito che facendosi domande, immediatamente ne venivano fuori altre, e che tutti quegli interrogativi non portavano da nessuna parte, decise di abbandonarsi al suo mondo interiore, decise di “sentire” e basta, senza aggiungere parole, a ciò che il suo cuore le stava mostrando.

E alla fine arriva … Amore!

Francesca, questo il suo nome, si era chiusa nel suo castello per smettere di soffrire, perché il mondo “fuori” le dava solo angosce e dolore, perché il mondo “fuori” l’aveva tradita, e era stanca di piangere, stanca di soffrire.

Chiudendosi in quel castello aveva pensato che così sarebbe stata al riparo da tutto ciò che la turbava e che non la faceva dormire la notte.

Chiudendosi lì, aveva sperato che sarebbe bastata a sé stessa e che avrebbe trascorso gli anni della sua vita, in serenità e pace, ma non aveva fatto i conti con quel qualcosa che ora stava reclamando il suo posto: l’Amore.

Quell’Amore che era entrato nella sua vita, senza chiedere il permesso. Quell’amore che come fa il vento quando soffia forte, ti scompiglia i capelli, ti travolge e tu, non puoi opporti, ma solo lasciarlo fare.

Senza che lei se ne accorgesse, l’Amore aveva fatto tutto e ora si sentiva disorientata, impaurita, vulnerabile.

Quell’Amore, che attraverso gli occhi di lui, era riapparso nella sua vita, la spaventava, ma la faceva sentire ancora viva.

Quel castello, il suo cuore, ove nessuno aveva il permesso di accedere, ora stava lentamente aprendo le sue porte per far entrare Amore.

All’inizio aveva provato in ogni modo a tenere chiusa quella porta. Si era messa dietro l’uscio e con tutte le sue forze aveva tentato di tenerlo chiuso buttandoci sopra tutto il peso del suo corpo, ma niente… quando Amore arriva, non puoi fare altro che lasciarti investire dalla sua potenza e rimanere senza parole dinanzi allo splendore dei tesori che ha portato con sé.

Anche se il suo cuore era in pezzi, anche se era stato schiaffeggiato e umiliato e aveva sanguinato, ora, quello stesso cuore le stava chiedendo di essere curato, ricucito…quel cuore voleva guarire e tornare a battere liberamente, a sognare e mettersi in gioco.

Quel pezzo del puzzle che mancava, quel senso di incompletezza che avvertiva forte e ancora più forte ogni giorno, era Amore, che ora, finalmente, aveva trovato il suo posto nel castello e nel cuore di Francesca.