Lo ammetto, adoro fare le cose in maniera improvvisata. Adoro prendere decisioni sull’onda dell’entusiasmo e soprattutto, quando le cose si manifestano con una sincronicità che non ha precedenti, non posso resistere.

Martedì mattina. Sono in ufficio. Accendo svogliata il PC e tento di trovare anche un briciolo di entusiasmo che mi permetta di arrivare fino alle 16:00 del pomeriggio.

Apro la posta elettronica. Quindici e-mail da leggere e un nuovo caso da gestire.

Neanche il caffè mi aiuta. Apparentemente non c’è nulla, proprio nulla che possa dare una svolta a questa giornata.

Prendo il cellulare e apro Instagram. Scorro la home e la mia attenzione viene catturata da un libro sui Tarocchi.

Apro una pagina di Internet per cercare qualche info in più su questo libro, ma mi accorgo che è praticamente introvabile… ce n’è solo una copia di seconda mano in vendita e mi chiedo “ma come cacchio si fa a vendere un libro?! Cioè, io lo inserirei nei Crimini contro l’Umanità e la Cultura!”.

Demoralizzata chiudo tutto e cerco di cominciare la mia giornata lavorativa…in qualche modo.

Mi arriva un messaggio su WhatsApp, è la mia amica Fede, che è in vacanza e …sta pensando a me.

Mi gira il link di un articolo comparso su Artribune, che racconta del Mastro cartaio di Milano, Osvaldo Menegazzi. Il cuore mi batte forte, sempre più forte. Ne avevo sentito parlare qualche anno fa, ma probabilmente non ero ancora “pronta” e l’informazione l’avevo registrata nella mia testa ed eccola riapparsa in questa calda e noiosa mattina.

Leggo l’articolo e il cuore corre all’impazzata. Ok la mia passione per i Tarocchi, ma qua sto esagerando!

Apro nuovamente Instagram e stavolta cerco il profilo de Il Meneghello. Vado nei post e comincio a scorrere tutte le foto e i video che ci sono sul profilo.

Il cuore non cessa di andare forte, sempre più forte. Mi sembra un posto che già conosco, anche se non ci sono mai stata.

Avverto un inspiegabile richiamo al quale non so resistere: ho bisogno di andare, di andarci!

Alzo gli occhi dal cellulare e li punto sullo schermo del mio PC d’ufficio, ma non per lavorare, assolutamente no!

Digito le parole Trenitalia e poi Italo. Alzo gli occhi al calendario appeso alla parete dietro al monitor e consulto le date dei fine settimana. Faccio due calcoli e mi accorgo che sabato 26 giugno mio figlio starà col papà e penso “ottimo, posso andare a Milano!”.

Verifico le tariffe del treno, mi organizzo con un orario comodo per la partenza… sarà pur sempre un sabato!

Ok, i posti ci sono, le tariffe mi sembrano buone. Viaggerò da sola, perchè a quanto pare, nessuno ha voglia o è disponibile per quel giorno e questo mi fa sorridere perché significa che devo andarci proprio da sola!

Decido di scrivere a Il Meneghello, per avere conferma sull’orario di apertura e chiusura del negozio. Nel giro di un’ora ricevo la risposta.

È tutto pronto! La sincronicità degli eventi mi lascia ancora senza fiato e così non perdo tempo, acquisto il biglietto e nel farlo sorrido e sono felice e mi sento piena e sento tutta la potenza divina che mi abita e vorrei che restasse con me sempre, in ogni istante, perché quando la perdo, mi sento così sola e vuota.

La percepisco, la sfioro, la afferro, la faccio mia, le permetto di scorrere dentro di me e mi sento viva e immortale e immensa.