In un gesto tutti i miei Demoni.

Leggo di un’ennesima novità che proviene dall’Alto, e non dall’Alto dei Cieli, magari provenisse da lì, ma da quelle persone che ricoprono cariche, ruoli, che non gli ho dato di certo io, perché se votare fosse davvero uno strumento per cambiare le cose, non ce lo concederebbero mai.

Dicevo, anzi no, scrivevo. Ennesima novità: adesso sui mezzi pubblici si può salire solo se si indossa una mascherina FFP2.

La domanda mi parte veloce-veloce dalla testa e arriva fino al cuore, e poi alla pancia e mi sento male: ma si sono accorti ora che le FFP2 proteggono di più delle mascherine chirurgiche?! Cioè, voglio dire, per quasi due anni nessuno ha detto nulla a riguardo e si sono svegliati ora? O forse lo hanno detto, ma è passato in secondo piano… Vabbè, lasciamo stare.

Quindi dicevo, anzi no, scrivevo. Sono mesi che andiamo avanti così: notizie contrastanti, che di certo non rassicurano, bensì fanno sentire le persone ancor più smarrite e allo sbando.

Mi sale una rabbia infinita, qualcosa che non riesco a gestire. La guardo. Guardo Ares mentre mi “provoca”, mentre cerca di dirmi qualcosa e stavolta quel qualcosa lascio che emerga.

Ho le lacrime agli occhi, ma resto centrata su di me, stavolta non mollo, stavolta voglio davvero vivermi questa emozione così forte che mi fa ribollire il sangue.

Improvvisamente mi torna in mente il messaggio di una collega di qualche giorno fa “Ragazzi, ricordate di indossare le FFP2 sui mezzi”.

Alcune parole cominciano ad affiorare. Pensieri, ricordi, visioni future.

Scrivo.

Ore 07:00 di questa mattina. Saxa Rubra, Roma. Io che scendo dalla mia macchina e con un sorriso senza eguali, evidente anche con tutta la mascherina in viso, vado incontro a perfetti sconosciuti, cui regalo una FFP2 con su scritto il mio personale Inno alla Vita: “Nonostante tutto quello che ci accade intorno, ricorda che: la mente può immaginare nuovi futuri, ed il cuore può condurci lontano“.

Nonostante tutto il caos intorno, sono riuscita a trasformare la rabbia in Amore.

Non scappo io, non vado a vivere da un’altra parte perché non mi riconosco più nel mondo che mi circonda. Io resto e resto per evolvere, per affrontare ciò a cui sto dando forma nella mia realtà, e lo faccio mano nella mano con ogni singolo essere vivente che incontro.

In un gesto apparentemente “semplice”, come quello di distribuire gratuitamente delle mascherine, ci stavano tutti i miei Demoni.

C’era e c’è l’Amore che ho dentro, e che puntualmente blocco, solo perché ho paura della reazione dell’altro, solo perché temo che venga preso e buttato nel cesso.

Stavolta però non ho avuto paura di dare il mio Amore, e ho lasciato agli altri la libertà di farne ciò che volevano… accettarlo, o rifiutarlo, senza con questo togliermi nulla.

Oggi ho guardato in faccia ciò che mi blocca, percependone tutta la bellezza, consapevole che ogni ostacolo mi ha permesso di fare un passo avanti sul sentiero della mia vita.

Siamo Esseri Immensi, Eterni, Divini. Siamo Uno. Ricordiamoci di ricordarlo a noi stessi in ogni istante della nostra vita.